Le prugne e la salute delle ossa
Lo smalto dentale e le ossa sono le sostanze più dure nel corpo umano; che cosa abbiamo a disposizione per mantenerli integri e forti? Molti hanno cura dei denti spazzolandoli ogni giorno - ma le ossa? Quando si pensa a come migliorare la salute delle ossa, il primo pensiero probabilmente non è rivolto alle prugne. Eppure, la ricerca medico-scientifica mostra che le prugne potrebbero di fatto essere utili per la salute ossea, grazie ai nutrienti che forniscono all’organismo.
Come la maggior parte della frutta secca, le prugne non contengono quantità significative di calcio (43mg/100g), elemento comunemente e correttamente associato con la salute delle ossa. Tuttavia contengono vitamina K e manganese che, tra l’altro, hanno benefici diretti sulla salute ossea. Le prugne sono ricche di vitamina K, che supporta il mantenimento di ossa sane e favorisce una buona coagulazione sanguigna. Le prugne sono altresì una fonte di manganese, che supporta il mantenimento di ossa sane e la formazione di tessuto connettivo sano (che fa strutturalmente parte delle ossa).
E se ciò non bastasse a farvi ricorrere alle prugne, queste contengono altre sostanze che fanno bene. Le prugne sono una fonte di vitamina B6, che consente di formare cellule sanguigne sane nel midollo osseo e di mantenere nella norma i livelli ormonali, inclusi quelli responsabili della salute ossea. Inoltre sono un’importante fonte di potassio, che aiuta i muscoli a funzionare bene – senza di esso, non potemmo nemmeno muovere le ossa. Le prugne sono una fonte di rame, che supporta il trasporto di ferro nell’organismo e contribuisce a mantenere sani i tessuti connettivi – una parte strutturale delle ossa – e ha un ruolo importante nel proteggere le cellule dal danno ossidativo. Il corpo umano è molto complesso, con le sue cellule che funzionano insieme o individualmente per realizzare tutti i processi vitali e ci permettono di vivere la vita di tutti i giorni. Il nostro contributo a tutto ciò consiste nell’avere una dieta bilanciata, varia, con adeguate quantità di tutti i nutrienti essenziali, necessari per un ottimale funzionamento dell’organismo.
Le ossa danno al nostro corpo forza, sostegno e protezione e ci aiutano a svolgere i nostri compiti quotidiani. Le ossa sono un tessuto vivo, che di continuo cresce e cambia e raggiungono il massimo della loro densità quando abbiamo una ventina di anni, dopodiché questa densità comincia a ridursi (IOF 2015). Perciò è importante aver cura della salute delle nostre ossa per tutta la vita, per massimizzare la densità ossea nell’infanzia e nell’adolescenza e minimizzare la perdita di densità nell’età adulta. La riduzione di densità e di qualità delle ossa a sua volta aumenta il rischio di fratture.
"Nel mondo, 1 donna su 3 e 1 uomo su 5 sono esposti al rischio di fratture da osteoporosi (IOF 2015)."
Il più delle volte non ci sono segni evidenti o sintomi di osteoporosi, fino alla prima frattura, solitamente quella dell’anca, o di una vertebra, o del polso; e il rischio cresce con l’età (IOF 2015). Le fratture possono incidere sulla qualità della vita; per esempio, dopo una frattura all’anca, solo il 40% dei pazienti guariti ritorna alla precedente capacità di deambulazione (Sipila 2011). Ed essendo il camminare un importante esercizio di spostamento del peso necessario per la salute ossea, questa condizione post-frattura può aumentare il rischio di ulteriori fratture.
Secondo Hernlund (2013), 22 milioni di donne e 5,5 milioni di uomini hanno sofferto di bassa densità minerale ossea (BMD) o di osteoporosi nella UE nel 2010, con quasi il doppio di fratture a carico delle donne rispetto agli uomini. I cambiamenti ormonali delle donne in post-menopausa possono causare un incremento della perdita minerale ossea e costituiscono un problema sanitario di primaria importanza (Hooshmand 2014).
"Il costo dell’osteoporosi per l’UE nel 2010, includendo un 5% di interventi farmacologici, è stato stimato intorno ai 37 miliardi di euro (IOF 2015)."
Sappiamo che seguire uno stile di vita amico delle ossa aiuta a portare al massimo livello la salute delle ossa – il che significa che seguire una dieta caratterizzata da equilibrio e varietà, accanto ad attività di spostamento del peso come camminare, correre, fare giardinaggio, ballare, fare i lavori domestici. Le prugne possono dare un utile contributo alla vostra dieta, insieme a vari cibi, tra cui fonti di calcio come latte e latticini, vitamina D, da pesci grassi come salmone e sgombro, uova e luce solare*.
International Osteoporosis Foundation (IOF)
Sunsweet è partner dell’International Osteoporosis Foundation (IOF) come Nutrition Sponsor per promuovere la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi. In collaborazione con IOF, abbiamo preparato numerosi documenti e dati in formato PDF, scaricabili gratuitamente dalla sezione del sito Le prugne e la salute delle ossa. Per esempio, la brochure Ama le tue ossa contiene informazioni facili, pratiche e utili come esercizi, ricette e consigli perché tutta la famiglia possa conoscere l’osteoporosi e “farsi le ossa” – ossa sane.
Ricerca
Attualmente esistono numerosi studi che hanno indagato il ruolo delle prugne rispetto alla salute delle ossa e ulteriori ricerche sono in corso per esplorarne i meccanismi.
Ossa forti contribuiscono alla protezione dall’osteoporosi – c’è allora qualche legame con il consumo di prugne secche? Metti (2015) ha condotto studi su donne anziane in post-menopausa, sofferenti di osteopenia, che hanno consumato 50g (5-6 prugne) o 100g (10-12 prugne) al giorno per 6 mesi (in aggiunta a supplementi quotidiani di calcio e vitamina D). I risultati indicano che entrambe le dosi (50g e 100g) possono favorire la salute delle ossa contribuendo al rallentamento della perdita di massa ossea, così che questo suggerisce che le prugne abbiano un ruolo. Ma occorre un approfondimento della ricerca per identificare l’effetto delle prugne.
Il sempre maggior peso delle prove raccolte suggerisce comunque che le prugne possano essere un frutto efficace per favorire il mantenimento della salute delle ossa. La scelta di consumare Prugne della California Sunsweet nell’ambito di un’alimentazione varia e bilanciata e di uno stile di vita sano e attivo potrebbe sortire benefici superiori a quelli ipotizzati in un primo momento.
*per maggiori informazioni su come proteggere dal sole la pelle e gli occhi, visitate http://www.nhs.uk/livewell/skin/pages/sunsafe.aspx
Bibliografia:
Hernlund E, Svedbom A, Ivergard M, Compston J, Cooper C, Stenmark J, McClosky EV, Jonsson B, Kanis JA (2013) Osteoporosis in the European Union: medical management, epidemiology and economic burden. Arch Osteoporos. 8; 136.
Hooshmand S, Brisco JRY, Arjmandi BH (2014) The effect of dried plum on serum levels of receptor activator of NF-kB ligand, osteoprotegerin and sclerostin in osteopenic postmenopausal women: a randomised controlled trial. Br J Nutr. 112; 55-60.
Hooshmand S, Metti D, Kern M, Arjmandi H (2015) Dose response of dried plum on bone density and bone turnover biomarkers in osteopenic postmenopausal women. Presented at the International Symposium on the Nutrition Aspects of Osteoporosis, June 17-20, Montreal, Canada.
International Osteoporosis Foundation (2015) http://www.iofbonehealth.org/
Metti D, Shamloufard P, Cravinho A, Cuenca PD, Kern M, Arjmandi B, Hooshmand S (2015) Effects of low dose dried plum (50 g) on bone mineral density and bone biomarkers in older postmenopausal women. FASEB. 29; 738.12.
Sipila S, Salpakoski A, Edgren J, Heinonen A, Kauppinen M, Arkela-Kautiainen M, Sihvonen S, Pesola M, RantanenT, Kallinen M (2011) Promoting mobility after hip fracture (ProMo): study protocol and selected baseline results of a year-long randomized controlled trial among community-dwelling older people. BMC Musculoskeletal Disorders. 12: 277